Glossario
Approfittate della nostra profonda esperienza nell’importazione di frutta e verdura.
Qui troverete molti concetti, termini tecnici e le specifiche del nostro settore ha spiegato.
- TUTTO
- A
- B
- C
- D
- E
- F
- G
- H
- I
- J
- K
- L
- M
- N
- O
- P
- Q
- R
- S
- T
- U
- V
- W
- X
- Y
- Z
- A
- AggraffaturaTecnica di deformazione plastica e giuntura che consiste nella piegatura ad angolo retto del bordo di fogli di lamiera rotondi o ovali con una macchina aggraffatrice. Fonti storiche attestano che l’aggraffatura risale all’inizio del XX secolo, quando furono aggraffate le prime scatole di latta. L’aggraffatura viene utilizzata per unire componenti in lamiera, diverse parti piatte sottili o persino tubi mediante saldatura, piegatura, rivettatura, incollaggio o brasatura. In molti casi, tuttavia, l’aggraffatura serve solo a rinforzare il materiale utilizzato.
- AllergeniChe tipo di allergeni ci sono comunque?
Trovate tutte queste informazioni nella nostra panoramica degli allergeni (PDF). - AnanasFondamentalmente il frutto “dell’ananas” viene distinto innanzitutto in base alle diverse varietà. La varietà per noi più nota nella conserva e maggiormente adatta alla lavorazione industriale è la “smooth cayenne”. Essa viene coltivata e lavorata prevalentemente in Thailandia, Indonesia e Kenya e, per via dell’elevata acidità, è quella con il sapore più intenso. Oltre a questa varietà vi è la “spanish queen”, anch’essa dall’Indonesia, così come la “varietà queen” proveniente dal Vietnam. Questa varietà trova utilizzo prevalentemente nella surgelazione, ha un colore giallo intenso, ma per contro non ha un sapore molto aromatico.
Se ci concentriamo sulla “smooth cayenne”, si distinguono le singole qualità “standard” (la nostra qualità trattata prevalentemente in Germania, giallo pallido), “choice” (più gialla, perché più matura nel colore e nel sapore) e “fancy” (giallo intenso e con una dolcezza più intensa). Le fette di ananas vengono commerciate a seconda della dimensione del “diametro dell’anello”: in una scatola di 580ml viene commerciata ad esempio prevalentemente la dimensione di anello 2, di cui poi 10 fette per scatola. Una scatola di 850ml accoglie prevalentemente soltanto 8 fette intere dell’anello 1 che hanno conformemente anche uno spessore maggiore. Da queste rispettive dimensioni degli anelli vengono tagliati per la produzione dei pezzi di ananas 14, 16 (il numero di pezzi comune dall’anello 2) o 18 pezzi. Impiegando un altro coltello, dalle fette vengono prodotti anche dadi di ananas. Mentre la cosiddetta merce standard viene prodotta anche a partire da fette spezzate, per la produzione della migliore “qualità tidbits” vengono utilizzate soltanto fette intere. A partire da frutti interi troppo piccoli o pezzi di ananas spezzati con maggiore intensità vengono prodotti - come prodotto di scarto - anche “scaglie di ananas”.
Inoltre, l’ananas è in tutto il mondo una materia prima molto amata per l’industria delle bevande. - B
- BrixIn relazione ai prodotti derivati dai pomodori si legge sempre di (percentuale) BRIX. Il significato di questa caratteristica di qualità non è tuttavia familiare a tutti.
Il Brix è infatti un valore importante per i nostri prodotti a base di pomodoro, anche se non tutti lo conoscono: il contenuto Brix si misura in gradi Brix (° Bx), un'unità di misura della densità relativa dei liquidi che indica quanto zucchero disciolto è presente in una soluzione liquida. La rilevazione avviene mediante un rifrattometro: nell'industria alimentare è usato principalmente per il controllo qualità, che consiste anche nella misurazione dello zucchero in vino, frutta, verdura e bevande. I dispositivi portatili utilizzati permettono una misurazione veloce, semplice e affidabile. Per esempio, 25° Bx indica che ci sono 25 g di zucchero in 100 g di soluzione. Un pomodoro fresco maturato al sole ha di solito un contenuto naturale di Brix tra i 4,8 e 5,0° Bx.
Più alto è il contenuto di Brix, più alta è la qualità del prodotto per il cuoco, che, ad esempio, riesce a preparare la salsa in tempi ridotti e non deve aggiungere il concentrato di pomodoro per ottenere un prodotto finale cremoso. Anche un cuoco alle prime armi sa che quando i pomodori freschi vengono passati o tritati e fatti cuocere a fuoco medio, l'acqua evapora e si ottiene una salsa di pomodoro cremosa. Più a lungo si fa cuocere, più aumenta il contenuto Brix.
Durante la produzione dei pomodori pelati interi di Paul M. Müller (lattina da 2650 ml) viene aggiunta anche della passata di pomodoro con circa 7,5° Bx. Grazie alla dolcezza presente in entrambi, si ottengono circa 6 – 6,5° Bx nel prodotto finale – un contenuto Brix meraviglioso per lavorare nelle cucine professionali. A proposito di concentrato di pomodoro 3 volte concentrato: in questo prodotto di Paul M. Müller raggiungiamo un contenuto Brix molto alto, di 36 - 38°. Per questo prodotto è molto importante prestare attenzione alla qualità e all'equilibrio durante la produzione, al fine di conservare il gusto fruttato e la dolcezza che si potrebbero perdere in una concentrazione così alta. - C
- COUNTL’indicazione della conta o di un calibro non è obbligatoria nella legislazione alimentare, ma fa parte delle usanze per orientarsi meglio e per escludere qualsiasi malinteso al momento dell’acquisto.
Allora: la conta delle olive, per esempio, misura quante olive intere corrispondono a un certo peso.
Importante: la conta si riferisce sempre a 100 grammi di prodotto grezzo prima della lavorazione.
Questo si deve sapere perché dopo la lavorazione e un’eventuale snocciolatura, il peso e le dimensioni delle olive cambiano.
Nel commercio si calcola sulla base del chilo, si moltiplica quindi per un fattore 10.
In ogni caso, più bassa è la conta, più grandi e di qualità sono le olive. Paul M. Müller commercializza ad esempio le olive in scatola ADRIA con una conta di 26/29 come denominazione breve. Ciò significa che ci sono circa 260-290 olive per chilo di materia prima. Nel vaso ADRIA offriamo per esempio una conta di 28/32, il che significa che ci sono circa 280-320 olive per chilogrammo di prodotto grezzo. Il nostro apprezzato prodotto di punta ADRIA Queens ha una conta di circa 100-110 olive grandi dal sapore intenso.
Per i cuori di carciofo interi, la conta indica il numero di pezzi. Tuttavia, per i carciofi la conta viene stabilita in modo diverso. Importante: più alta è la conta, più piccoli sono i cuori di carciofo. Ciò significa che una conta di 30/40 indica una quantità di circa 30-40 cuori in scatola. Come prodotto in scatola i cuori di carciofo ADRIA sono disponibili in lattine piccole (425 ml) con una conta di 5/7 o 8/12 fino ad una conta alta di 25/30, 30/40 a 50/60 per le lattine grandi (2650 ml). I cuori piccoli sono più costosi.
Ancora diversa è la conta per le nostre lumache di agata. Qui la conta è dichiarata in dozzine. Ciò significa: nella lattina ADRIA da 850 ml (30 oz) abbiamo circa 12 dozzine, quindi circa 144 lumache. - Calendario del raccoltoQuando maturano i carciofi, le olive e i pomodori in quali paesi? O quando e dove sono le migliori pesche disponibili? Tutte queste informazioni sono disponibili nel nostro calendario di raccolta (PDF).
- Capperi calibriIl fabbisogno internazionale di capperi oscilla attorno alle 18.000 tonnellate. Quest `anno ne sono stati raccolti in Asia Centrale (Uzbekistan e Kirghizistan) circa il 15% (1.200ton.) in meno e in Iran solo un terzo rispetto alla normale stagione. In questi paesi di provenienza l`offerta è carente di circa 2.000 ton. e in particolare nei grandi calibri il deficit è maggiore. Anche in Marocco e in Siria mancano i grandi volumi. Complessivamente manca sicuramente circa il 20%, vale a dire 3.500ton. dall`attuale raccolto.
Dall`altro lato ci sono ancora scorte in eccedenza del raccolto 2017 che permetteranno certamente di arrivare ad una compensazione.
I talli di cappero chiusi vengono raccolti a mano in primavera e non sono commestibili crudi. Vengono lavorati per una giornata e poi immersi in salamoia e aceto.
Qui si ha la formazione di acido caprico e di glucosinati che conferiscono ai capperi il loro gusto piccante. I capperi devono essere chiusi, di colore verde oliva – bluastro e il più possibilmente piccoli.
In Francia i capperi vengono suddivisi in diverse classi a seconda della loro dimensione:
„Nonpareilles“ (4–7 Millimeter)
„Surfines“ (7–8 Millimeter)
„Capucines“ (8–9 Millimeter)
„Capotes“ (9–10 Millimeter)
„Fines“ (12–13 Millimeter)
„Hors calibres“ (13–15 Millimeter) - Conferme di ricezioneDal 1 gennaio 2014 le aziende hanno l`obbligo di avere e di archiviare la conferma di ricezione per ogni esportazione di merci all`interno dell`UE (la cosiddetta fornitura intracomunitaria). Le intendenze di finanza nell`ultimo periodo danno sempre più importanza a questo aspetto e, in occasione dei controlli presso le aziende, richiedono sempre di verificare le conferme di ricezione. Solo in presenza di una conferma di ricezione con gli elementi indicati a seguire si giustifica una fattura esente da I.V.A. nel paese estero dell`UE e viene riconosciuta dalle intendenze di finanza. Tuttavia, non esiste al riguardo un modello unitario. È possibile scegliere se rilasciare una conferma di ricezione specifica per ogni vendita o in alternativa una conferma cumulativa per le vendite fino a un trimestre.
- Coperchio RingpullIl cosiddetto coperchio ad anello (o anche chiamato coperchio “easy open”, ad apertura facilitata) oggi permette di non fare ricorso agli apriscatole. La chiusura ad anello in alluminio o banda stagnata, sormontata da un anello a strappo, è da annoverare nella categoria delle chiusure con tappo a corona.
- D
- Da Consumarsi Preferibilmente EntroTermine minimo di conservazione
Troppo cibo viene scartato. In parte, questo è dovuto a un’indicazione sulle confezioni per alimenti che viene spesso fraintesa: il termine minimo di conservazione. Quasi la metà degli alimenti cha supera tale termine non viene neanche aperta e finisce nella spazzatura. Tuttavia, questo non è necessario: se si osserva il cibo da vicino, lo si annusa e lo si assaggia con prudenza, nella maggior parte dei casi si appura velocemente se il cibo è ancora commestibile o meno. Il TMC è una data che si riferisce alla qualità, alla piacevolezza del prodotto e non alla scadenza che obbliga a buttare via l’alimento. Per legge, questa dicitura è obbligatoria in Germania dal 1981 in quanto indicazione orientativa per i consumatori. Perché gli alimenti possano essere consumati in un periodo di tempo più lungo è importante che siano corrette le modalità di conservazione e di trasporto, ad esempio dal negozio a casa. Con una corretta conservazione, i prodotti possono essere consumati o bevuti nella maggior parte dei casi anche dopo il termine minimo di conservazione. Una volta che tale termine è stato raggiunto o superato, tutti possono valutare in autonomia se un cibo è ancora in buone condizioni per il consumo. Se sono evidenti cambiamenti di colore, consistenza, odore o sapore, è consigliabile buttare via il prodotto. La scadenza del TMC è responsabile del 6% di tutti i prodotti alimentari scartati e, tra questi, 1 su 3 appartiene al settore lattiero-caseario. Una volta aperta la confezione, il cibo viene esposto all’azione di ossigeno, umidità o microrganismi, il che comporta una perdita di freschezza e abbrevia la “vita” del prodotto. Ciò nonostante, in primis si dovrebbe sempre verificare se il cibo è ancora commestibile o meno. Su alcune confezioni viene indicata la durabilità del prodotto dopo l’apertura. Le modalità con cui il termine minimo di conservazione deve essere indicato in etichetta sono disciplinate dalla normativa europea in materia di informazione sugli alimenti. Pertanto, la frase "da consumarsi preferibilmente entro..." è obbligatoria quando viene indicato un giorno particolare, se invece non si indica un giorno preciso, è richiesta la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro la fine di (mese/anno)...". Il TMC costituisce quindi un’indicazione orientativa indispensabile per l'acquisto e la conservazione di alimenti trasformati e confezionati. - Data di ScadenzaA differenza del termine minimo di conservazione, la data di scadenza si riferisce a cibi facilmente deperibili ed è comunicata con la dicitura "da consumare entro ...", da intendersi in senso letterale: oltrepassata la data di scadenza, il cibo non può più essere venduto e deve essere smaltito. Pertanto, il termine minimo di conservazione e la data di scadenza non devono essere confuse. A differenza del TMS, la data di scadenza specifica esattamente fino a quando il cibo può essere consumato. Alimenti facilmente deperibili come la carne macinata o la carne fresca di pollame possono essere attaccati da germi o altri microrganismi e quindi diventare dannosi per la salute senza che ciò venga percepito dai nostri sensi. Su questi alimenti deve essere indicata una data di scadenza. Inoltre, le modalità di conservazione dichiarate devono essere assolutamente rispettate e la catena del freddo deve essere mantenuta durante il trasporto dal negozio a casa. I prodotti dopo la data di scadenza non dovrebbero più essere consumati! Le richieste ai centri per i consumatori evidenziano che spesso c’è incertezza rispetto al significato del termine minimo di conservazione: alcuni consumatori confondono il TMC con la data di scadenza e quindi gli attribuiscono lo stesso significato. Secondo i centri per i consumatori, tutti gli elementi in etichetta, e quindi anche il termine minimo di conservazione, dovrebbero essere di facile comprensione per i consumatori ma spesso il TMC è difficile da individuare, tra etichette sovrapposte o scritte poco leggibili. Ad esempio, il centro per i consumatori lamenta il fatto che alcuni utenti notino la data di scadenza ravvicinata di un alimento solo dopo l’acquisto, venendo così “ingannati” rispetto alla qualità del cibo intesa come durabilità del prodotto.
- F
- Formati delle lattineQuanto sono grandi le lattine in cui i nostri prodotti Adria sono appena confezionati?
Potete trovare tutte queste informazioni nel nostro Panoramica dei formati delle lattine (PDF). - I
- Il codice delle lattineCon il codice della lattina alla mano, gli addetti ai lavori identificano il produttore di un certo prodotto a colpo d'occhio. Precedentemente il codice veniva punzonato sulla latta, oggi di solito viene stampato da una stampante a getto d'inchiostro ed è costituito da elementi variabili. Nel Sud Italia, ad esempio, la maggior parte dei produttori ha ancora un proprio codice: ad es. ANB1 = Fa. Eurocom. Quindi c'è una lettera o una cifra per l'anno di produzione, seguita da tre cifre, ad esempio "223" per indicare il 223° giorno dell'anno, e sempre più spesso si trova anche l’orario per poter risalire al momento esatto di produzione. In realtà produttive più moderne viene stampato anche il lotto interno dell'importatore per garantire una perfetta tracciabilità della merce secondo IFS Broker. Solitamente sul coperchio della lattina si trova anche la data di scadenza.
- L
- Legge sugli imballaggiGià per il 2018 le leggi da osservare non sono poche. Il 1° gennaio 2019 la nuova legge sugli imballaggi sostituirà l’attuale ordinamento in materia. Con questo strumento non solo si richiedono quantità di riciclaggio notevolmente maggiori, ma verrà anche istituito un nuovo Ufficio Centrale. Per tutti i cosiddetti distributori primi, come produttori, commerciali o anche importatori sarà d’obbligo essere registrati presso il nuovo Ufficio Centrale creato di recente. I distributori primi registrati saranno pubblicati su Internet. In questo modo, sia i clienti privati che quelli commerciali avranno modo di visionare se i fornitori o i concorrenti adempiono agli obblighi di legge e partecipano a un sistema duale. Affinché le merci imballate possano essere introdotte nel mercato tedesco a partire dal 1° gennaio 2019, la registrazione deve naturalmente avvenire già entro il 2018. Inoltre tutti i distributori devono segnalare le quantità all’Ufficio Centrale. La dichiarazione di completezza per il 2018 deve essere già presentata agli uffici centrali presso i quali i sistemi duali devono segnalare le quantità. Con questa unione di dati, la verifica verrà sensibilmente semplificata.
- M
- MaisMais (lat. Zea Mays) - il cereale solitamente giallo dorato (esistono anche alcune varietà rosso scuro) del campo è cibo sia per gli uomini che per gli animali. Il mais appartiene alla famiglia delle graminacee (lat. Poaceae) ed è uno dei più importanti alimenti di base in tutto il mondo. In origine, la coltura proviene dall'America centrale.
Molte varietà di mais hanno un alto contenuto di amido e sono usate come coltura da foraggio. Sempre più spesso, però, il mais viene utilizzato anche come materia prima rinnovabile per la produzione di biogas, biocarburante o biomateriali sintetici.
La particolarità del mais dolce (chiamato anche mais vegetale), invece, è che lo zucchero immagazzinato nei chicchi viene convertito in amido molto lentamente durante la maturazione. Questo spiega il gusto piacevolmente dolce dei chicchi di mais. È proprio questo gusto che amiamo in cucina.
Esiste una grande varietà di speci di mais, che possono essere classificate secondo il loro tipo di grano. Questo si traduce in usi diversi: Per esempio, il mais macinato è usato per fare la pasta e il pane, il mais morbido è usato per fare le tortillas e il mais duro è usato in forma di farina di amido di mais per cucinare e cuocere. I cinefili e gli oziosi si godono il mais soffiato sotto forma di popcorn. E il mais dolce è usato, per esempio, come pannocchia alla griglia. - Mercato del compratoreIl cosiddetto "mercato del compratore" risulta da un calo dei prezzi. Tale mercato deriva da un'eccedenza di offerta, che si configura in un aumento dell'offerta a fronte di una domanda costante. Allo stesso modo, tale mercato prevale quando si verifica un deficit di domanda. Pertanto questo tipo di mercato deriva dalla diminuzione della domanda a fronte di un'offerta costante.
- Mercato del venditoreIl cosiddetto "mercato del venditore" descrive una situazione di mercato con prezzi in rialzo. Tale mercato deriva da un deficit di offerta, che si configura in una diminuzione dell'offerta a fronte di una domanda costante. Ma è anche possibile un surplus di domanda, che si configura in un aumento della domanda a fronte di un’offerta costante. Anche in questo caso si parla di “mercato del venditore”.
- Metodi di pesca tonnoPer quanto concerne la specie di tonno che viene maggiormente trattato dalla nostra azienda e in tutta l’Europa continentale, lo “Skipjack”, esistono i seguenti metodi di pesca principali:
Pesca con la canna e lenza (=ing. POLE & LINE)
Come suggerito dal nome, il pesce viene pescato singolarmente con la canna. A tale scopo vengono disposte le esche con delle piccole imbarcazioni specifiche (ingl. bait boats). Il vantaggio di questo metodo di pesca è evidente: è esclusa la “pesca accidentale” di altre specie. La quantità di pesce pescato con questo metodo è tuttavia estremamente esiguo e quindi anche relativamente caro.
Pesca con reti a circuizione (ingl.: purse seiner)
Si tratta del metodo di pesca oggi più diffuso, nel quale vengono utilizzati anche degli strumenti di “aggregazione del pesce” / FAD per attrarre i branchi (FAD = ingl. Fish Aggregating Device). Tuttavia per questo metodo di pesca si tende sempre più a rinunciare al FAD (si parla quindi di merce FAD-FREE).
L’azienda Paul M. Müller è membro dell’"Earth Island Institute" (EII) che ha implementato un programma di monitoraggio internazionale originariamente pensato contro le reti ad imbrocco. Il programma doveva impedire la cosiddetta pesca accidentale di altre specie marine (originariamente i delfini).
MSC (= ingl. Marine Stewardship Council)
Quest’organizzazione è stata fondata nel 1997 per contrastare la sovrapesca nei mari, in parte estremamente alta. Lo scopo è in prima linea quello di proteggere le specie marine esistenti in tutto il mondo. A fianco a questo vi è poi in primo piano la protezione dell’intero ecosistema in generale (catena alimentare, altre specie marine e di uccelli così come la pesca accidentale). Per ottenere ciò vengono monitorate e certificate le attività di pesca di tutto il mondo. L’offerta è estremamente esigua e relativamente cara. A questo si aggiunge il fatto che tutte le aziende coinvolte nel commercio devono possedere la certificazione MSC. - P
- PepeCi sono varie tipologie di pepe, solo l'origine è sempre la stessa: una pianta rampicante ("piper nigrum") nata nel sud-ovest dell'India, che ora viene coltivata anche in Malesia, Vietnam, Cina, Indonesia, Thailandia e Brasile. In condizioni ideali - un clima tropicale caldo, alto tasso di umidità e terreno ricco di nutrienti - la pianta del pepe può arrampicarsi arrivando fino a dieci metri di altezza e produce bacche due volte all'anno. Normalmente la raccolta avviene nei periodi di clima secco nei rispettivi paesi. Dal momento che l’utilizzo di mezzi meccanici potrebbe danneggiare le bacche, che crescono a grappoli, il pepe viene solitamente raccolto a mano, rendendo il processo impegnativo e costoso. Una pianta sana produce in media 4 kg a raccolto. Negli ultimi decenni, la produzione mondiale di pepe è salita a oltre 280.000 t all'anno. Il sapore più o meno piccante, fruttato, aspro, dolce o aromatico del pepe dipende dalla regione in cui viene coltivato, ma soprattutto da quando viene raccolto e da come viene lavorato. I grani acerbi sono verdi e, se raccolti in questa fase, possono essere trasformati in pepe verde. Il pepe verde si usa non macinato, è morbido e meno piccante del pepe nero. Se le bacche verdi vengono lasciate ad asciugare lentamente al sole, fermentano e acquisiscono il loro tipico aspetto rugoso e la colorazione nera. Altre bacche, invece, rimangono sull'albero finché non sono mature e rosse. Dopo la raccolta, vengono sbucciate mediante lavaggio/ammollo e trasformate in pepe bianco o essiccate intere. Il pepe bianco ha un aroma meno forte e una piccantezza più pura del pepe nero. Il pepe rosso, piuttosto raro, viene usato non macinato come il pepe verde, ma risulta più piccante.
- Peso netto sgocciolatoIl “peso netto sgocciolato” è un’espressione che trova ampio impiego nell’ambito della produzione/commercio di prodotti alimentari. Il termine viene definito nell’onnipresente normativa sull’etichettatura e informazioni dei prodotti alimentari.
Se un prodotto alimentare solido è contenuto in un liquido di governo, deve essere indicato anche il peso netto sgocciolato dell’alimento. In caso di prodotti alimentari glassati, il peso netto del prodotto alimentare indicato non comprende la glassa.
Valgono come liquidi di governo i prodotti, eventualmente in miscele e anche congelati o surgelati, che hanno soltanto un ruolo secondario rispetto al contenuto principale della preparazione interessata e non risultano quindi determinanti per l’acquisto: Acqua, soluzioni saline acquose, salamoia, correttori di acidità in soluzioni acquose; aceto, soluzioni zuccherine acquose, soluzioni acquose di altri tipi edulcoranti o dolcificanti, succhi di frutta o di verdure per frutta e verdura. (Regolamento UE 1169/2011 allegato IX comma 5)
I liquidi di governo servono tra l’altro per dare sapore, conservare e/o impedire che il prodotto alimentare si secchi.
Sia il contenuto totale del prodotto (peso netto) sia il peso netto sgocciolato devono essere indicati in un campo visibile (ai sensi della legislazione in materia di prodotti alimentari) e con termini di uso comune.
Gli oli alimentari non valgono come liquidi di governo, vale a die che nel caso in cui un prodotto sia conservato in olio, il peso dell’olio è parte del peso totale del prodotto. Nonostante tale dichiarazione, per alcuni prodotti alimentari viene indicato su base volontaria in aggiunta al peso totale anche il peso sgocciolato. Nello specifico questo è il caso soprattutto delle conserve di “tonno in olio”.
Il peso sgocciolato deve essere osservato in particolare nell’ambito del commercio all’ingrosso/al dettaglio, in quanto il prezzo base per i prodotti in cui è obbligatoria l’indicazione del peso fa riferimento proprio a quest'ultimo e non al peso netto. (Regolamento tedesco per l’indicazione del prezzo PAngV art. 2 comma 3) - PomodoroIl pomodoro appartiene alla famiglia delle solanacee. Il loro nome deriva dalla lingua azteca. Secondo la storia, la pianta proviene dall'America centrale e meridionale e fu probabilmente portata in Europa con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo. In francese, i pomodori venivano chiamati "pommes d'amour" (mele d'amore) perché si pensava che avessero un effetto afrodisiaco. In Italia, questo nome è stato adottato come "pomo d'amore", e col tempo è diventato pomodoro.
Tra le altre cose, il pomodoro contiene vitamine A, B e C, nonché sodio, potassio, magnesio e acido folico. Contiene anche la sostanza vegetale licopene, un carotenoide che agisce contro i radicali liberi e si assume prevenga lo stress ossidativo causato dai raggi UV. Inoltre si pensa che i minerali regolino l'equilibrio di idratazione della pelle, che la vitamina A controlli la produzione di sebo e che la vitamina C prevenga l'invecchiamento prematuro della pelle.
Il licopene è anche responsabile del colore del pomodoro. È interessante che l'assorbimento nel corpo di questo pigmento resistente al calore sia presumibilmente migliore dai pomodori cotti o lavorati che da quelli crudi. Pertanto sarebbe assolutamente consigliabile di consumare più spesso pomodori cotti o concentrato di pomodoro. O pomodori in scatola ADRIA! - S
- SardelleFiletti di sardella in scatola - la produzione è molto dispendiosa e avviene quasi esclusivamente su base manuale.
quando le sardelle fresche (un tipo di aringa) vengono consegnate ogni giorno alle fabbriche, vengono sottoposte a un lungo processo per poter diventare una deliziosa leccornia. Il pesce viene subito salato e trasportato in contenitori di plastica fino alla fase della lavorazione successiva. Le teste vengono staccate, il pesce viene sventrato e classificato a seconda della dimensione. Dopo viene risciacquato, salato nuovamente e conservato in barili per diversi mesi per poter maturare a temperatura ambiente. Il tempo di conservazione dipende dal gusto e dalle abitudini di consumo presenti nei diversi paesi. Dopo aver svuotato i barili, il pesce viene lavato intensamente. In questo passaggio una parte della pelle si stacca da sola, il resto viene rimosso manualmente. Il resto del pesce viene centrifugato in grandi tamburi, fase durante la quale fuoriesce tutta l’acqua. I corpi dei pesci adesso asciutti vengono conservati a una temperatura inferiore a 15°C. Nella fase successiva della lavorazione, nella quale i pesci vengono faticosamente sfilettati a mano e inseriti nelle scatole e nei bicchieri, sono impegnati per turno circa 500 lavoratori prevalentemente di sesso femminile. Ogni scatola e ogni bicchiere viene pesato infine manualmente, il contenitore viene riempito di olio, il coperchio viene applicato e chiuso meccanicamente. La scatola o il bicchiere vengono lavati, asciugati, contrassegnati con un getto d’inchiostro, etichettati e impacchettati nei cartoni. A questo punto si passa al settore delle spedizioni per arrivare nei tanti paesi del mondo. - ScovilleLa piccantezza di un alimento, ovvero la piccantezza del gusto, viene misurata in "scoville": questa unità di misura indica quanto è piccante un alimento e definisce il contenuto di capsaicina del prodotto. La capsaicina appartiene alla famiglia degli alcaloidi (composti di sostanza organica azotata) ed è presente nella varietà di peperoncino della famiglia delle Solanaceae detta “Capsicum”. Si tratta di una delle sostanze più piccanti sulla terra. Quindi: maggiore è il contenuto di capsaicina, più piccante è il peperoncino! Il metodo di misurazione Scoville è abbreviato in SHU (Scoville Heat Units) che descrive la piccantezza rilevabile calcolando il contenuto di capsaicina pura in ciascun prodotto. Fino all’anno 2000 il massimo grado di piccantezza è stato definito con 16.000.000 di Scoville, mentre il semplice peperone ornamentale non presenta piccantezza rilevabile, ed ha quindi grado 0 di Scoville. Oggi si sa che la scala di Scoville varia da 0 a 25.000.000 SHU – il grado di piccantezza della capsaicina allo stato puro.
- T
- Taglio e contenuto zuccherino dell`ananasLa dimensione delle fette determina i tagli e quindi anche la quantità contenuta nelle nostre latte della linea ADRIA. Ad esempio, alla classica misura degli ananas cat. 2 (diametro medio dell’anello: 80-83 mm) corrisponde un quantitativo che varia da 10 a 60 fette per i tre formati delle nostre latte, da 580 a 3100 ml (vedi tabella). La dimensione dell'anello determina anche il taglio e la quantità dei pezzi di ananas per ciascuna lattina ADRIA. Ad esempio: da fette di ananas cat. 2 si ottengono 16 pezzi (taglio 1/16), mentre da fette con il diametro più piccolo (60-65 mm) i pezzi sono 12 (taglio 1/12). Di conseguenza, i pezzi da un taglio 1/12 sono più corti, mentre i pezzi da un taglio 1/18 (anello cat. 1) sono un po' più lunghi. Paul M. Müller lavora principalmente con il taglio di largo uso 1/16. Inoltre, abbiamo anche il cosiddetto ananas "grattuggiato" nel proprio succo, proposto nella lattina ADRIA da 3100 ml, ottimo per accompagnare lo yogurt. A proposito: a seconda del contenuto zuccherino dell'ananas si parla di prodotti zuccherati (principalmente frutta selezionata con grado Brix di 18-20), leggermente zuccherati (standard, 14-17 gradi Brix), in succo di ananas (solo fruttosio) e dei prodotti conservati in acqua, particolarmente adatti ai diabetici in quanto senza zuccheri aggiunti. Nel commercio al dettaglio si sta affermando una tendenza salutista che sta spostando la produzione da ananas zuccherati o leggermente zuccherati al succo di ananas.
Una panoramica delle forze interne è disponibile qui (PDF). - Z
- Zone di pescaLa FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha suddiviso gli oceani in 19 zone di pesca. Queste zone di pesca si identificano con un numero e con un nome territoriale e sono delimitate da confini che, dove è possibile, seguono quelli definiti da accordi e organizzazioni intergovernative di pesca. Le zone di pesca della FAO vengono utilizzate come punto di riferimento per identificare l’origine dei prodotti ittici in maniera uniforme a livello globale. Ognuna di queste zone di pesca viene nuovamente suddivisa in ecoregioni. Ad esempio, la zona di pesca 71 (Oceano Pacifico Occidentale) comprende le ecoregioni del mare indonesiano, dell’Australia del Nord, del Nordest e centro-orientale, nonché dei mari di Sulu, di Celebes e della Cina meridionale. Da queste regioni proviene il tonnetto striato (Skipjack). Controlli e confronti regolari delle catture sbarcate e degli stock riproduttivi in queste regioni dovrebbero contribuire a proteggere le specie.